PRESIDIO SOTTO LA PREFETTURA IN CONTEMPORANEA ALL’ INCONTRO
NAZIONALE TRA I MOVIMENTI PER IL DIRITTO ALL’ ABITARE E IL MINISTRO
LUPI PER CHIEDERE CON FORZA UNA MORATORIA IMMEDIATA.
Il 19 ottobre 2013 è stata la piazza di
quanti oggi stiamo pagando il prezzo di una crisi che non abbiamo
prodotto ma che i governi vorrebbero costringerci a pagare.
Con la sollevazione generale praticata
dalla miriade di comitati reali, il #19O si è ridata nuova linfa per
rilanciare le lotte nei nostri territori. Lotte disposte a trattare solo
per ottenere qualcosa di concreto. Nessuna mediazione al ribasso,
nessun compromesso.
Ieri all’Unical ed oggi in piazza prefettura,in contemporanea all’incontro romano col ministro, strappato dall’acampada di Porta Pia, il movimento di lotta per la casa cosentino ritorna a chiedere a gran voce il BLOCCO DI SFRATTI, SGOMBERI E PIGNORAMENTI e la liberazione immediata dei 6 compagn* presi, colpevoli di avere in tasca ilnumero del supporto legale.
Ieri all’Unical ed oggi in piazza prefettura,in contemporanea all’incontro romano col ministro, strappato dall’acampada di Porta Pia, il movimento di lotta per la casa cosentino ritorna a chiedere a gran voce il BLOCCO DI SFRATTI, SGOMBERI E PIGNORAMENTI e la liberazione immediata dei 6 compagn* presi, colpevoli di avere in tasca ilnumero del supporto legale.
Non possiamo e non vogliamo più pagare i
costi della loro crisi. Gli sfratti e i pignoramenti incolpevoli, ai
danni di quanti hanno perso il lavoro e per l’aumento stesso del caro
vita,hanno già raggiunto cifre da emergenza mentre, d’altra parte, le
misure di welfare sono state completamente cancellate. Rilanciamo le
lotta e le parole d’ordine che ci siamo dati e da cui non
torneremoindietro: CASA E REDDITO PER TUTT*.
E stavolta non basteranno ne la macchina
del fango mediatico ne i provvedimenti repressivi a screditare e
dividere un movimento che vive la precarietà direttamente sulla propria
pelle. Tentano di criminalizzarci e dividerci per continuare a
saccheggiare e devastare le nostre vite, i nostri territori, i nostri
diritti ed il nostro futuro. Ma stanno sbagliando, non ci lasceremo
intimidire ne comperare. E questo è solo l’inizio!
Non un passo indietro, LIBERI TUTT*
COSENZA #22O L’ASSEDIO CONTINUA…
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